domenica 1 novembre 2015

Autunno in macchina

In America hanno un concetto diverso di "distanza" di quello che abbiamo noi: ventidue ore in macchina per andare a salutare il padre, dodici per la senior picture, oppure un'ora per andare a fare shopping, quaranta minuti per gli allenamenti di scherma, sono aspetti della vita di tutti i giorni. La macchina, come c'è scritto nel mio sacro libro di governo americano (o educazione civica, same) è stata la rivoluzione della vita degli americani.
I tragitti considerati lunghi in Italia dai trenta minuti in su in macchina per me (che nonostante abbia diciassette anni non posso guidare perché sono qua per studiare, mica per la patente) sono diventati parte integrante della routine ma soprattutto il luogo in cui do' sfogo ai miei pensieri lasciandoli correre in ogni possibile direzione, su ogni possibile strada.
La macchina è il posto in cui ho parlato con la mia host mum per cinque ore (stavamo andando a prendere Sam, mia sorella, a
Long Island) il secondo giorno in New Hampshire, noncurante della pronuncia tremenda e dei complessi; è il posto in cui ho pianto tutte le mie lacrime il quarto giorno in un parcheggio vicino a una spiaggia a Wolfeboro, quando non ce la facevo più a trattenermi e la paura di un'esperienza così grande mi stava distruggendo, al fianco della mia host mum che sorrideva e mi sosteneva.
La macchina è il posto in cui nelle note del telefono scrivo il mio blog.
È la scusa buona per uscire con chiunque perché "in Italy we can't have the license until we're 18, yeah I know it sucks, I really would love to be allowed to drive"
E quindi "OH MAN IT REALLY SUCKS, I'll definitely drive you everywhere, everyday."
Un americano senza macchina, è americano a metà.
Ormai conosco benissimo la strada che percorre il New Hampshire da nord a sud, ed è davvero bello notare di giorno in giorno i cambiamenti delle foglie. Il New England (Stati del Nord Est) infatti è famoso per le foglie dell'autunno con i loro colori e in effetti lo consiglio come posto da vedere almeno una volta nella vita, perché mozza il fiato. Sto iniziando ad amare pure i giorni di pioggia -e chi mi conosce sa quanto mi fa schifo la pioggia- perché il cielo grigio contrasta con l'arancione, rosso, viola, giallo e qualsiasi sfumatura vi venga in mente delle foglie, ed è bellissimo. Esco spessissimo con la mia macchina fotografica al collo anche se ci sono due gradi come temperatura massima perché non voglio perdermi nemmeno un secondo dell'autunno che è e probabilmente sarà il più bello della mia vita; voglio che la bellezza di questo New Hampshire in Ottobre rimanga eterna nelle mie foto.
In macchina prima di iniziare a scrivere questo "articolo" ho pensato a quanto sia fortunata ad avere questa opportunità pazzesca. Due mesi sono volati e non vedo l'ora di vivere gli altri otto al meglio, anche se a volte la prospettiva mi spaventa enormemente. Ancora una volta grazie a tutti quelli che mi hanno permesso di realizzare questo American Dream, preparatevi psicologicamente e fisicamente che appena torno mi metto a studiare per diventare una (pericolosa) guidatrice.

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