sabato 19 settembre 2015

12 Settembre 2015

Sono a Portsmouth con Sara (la mia amica italiana exchange come me) fino a domani perché la mia hsis è andata a fare una gara a New York.
Mi innamoro sempre di più di questo paese e di queste persone.
Ieri sera Liam, un suo compagno di scuola, si è offerto di venirci a prendere per portarci al primo football game della scuola, evento straordinario e attesissimo. È arrivato con un pick up enorme, fantastico, e si è subito dichiarato disponibilissimo a farci da taxista.
Ha tentato di spiegarci come funziona il football ma la cosa davvero pazzesca erano il tifo e l'orchestra a metà partita che quasi mozzava il fiato.
Fanno tutto così bello e così in grande qua negli States che si fa fatica a realizzare di esserci dentro perché è come essere in un film a tutti gli effetti e con tutti gli effetti speciali.
Oggi siamo uscite con due amiche di Sara dolcissime, che appena mi hanno vista "oh your outifit is fantastic, i really love it" e "you are so tall, do you know Vogue? Well, you seem like the models on its cover".
Abbiamo iniziato a parlare di tutto di più su una panchina in riva all'oceano e a un certo punto è spuntata una foca, troppo in fretta per poterle fare una foto ma abbastanza piano da poter essere certe che fosse una foca.
Abbiamo preso una crêpe alla Nutella con le fragole perché "Nutella is the best food on Earth, Italy is really cool"  e abbiamo conosciuto la mamma di July che ci ha invitate subito ad andare da loro quando vogliamo a guardare film mangiando gelato e, come tutti, ci ha augurato una buona esperienza e ci ha lodate per il nostro coraggio.
Siamo tornate a casa e gli host parents di Sara hanno deciso di portarci a vedere gli alpaca (sono troppo morbidi e abbracciosi) dei loro amici.
Animali "awkard" quota due.
Siamo andati tutti in un paese sul mare nel Massachusetts -sesto stato in due settimane e mezzo- a mangiare un hamburger (in un ristorante stra di lusso) che a metà mi esplodeva lo stomaco ma era così buono che ho dovuto finirlo. Abbiamo preso un cappuccino e dei cannoli "siciliani" per portare un po' di Italia nella nostra serata. Il fratello di Sara ha imparato ogni parolaccia possibile in italiano guardandole sul traduttore e ogni volta che ne scopriva una nuova scoppiava a ridere perché gli suonavano come "weird words".
È tutto così travolgente, bello, diverso qua che mi dispero già al pensiero di tornare e lasciare questi Americani, così poco orgogliosi di esserlo e così tanto orgogliosi di ospitare stranieri, così poco consapevoli di quanto siano fantastici.

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